La dieta Mediterranea

Sovrappeso ed obesità: quali sono le cause che portano a prendere l’eccesso di peso.

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Il peso corporeo è il risultato del “bilancio energetico” tra alimenti introdotti e calorie consumate. L’energia viene introdotta con gli alimenti ed è utilizzata dall’organismo sia durante il riposo (per mantenere in funzione i suoi organi, quali cervello, polmoni, cuore, ecc.), sia durante l’attività fisica (per far funzionare i muscoli). Se si introducono più calorie di quante se ne consumano, l’eccesso viene accumulato sotto forma di grasso, determinando un incremento del peso corporeo oltre la norma, sia nell’adulto che nel bambino. Se invece si introduce meno energia di quanta se ne consuma, l’organismo utilizza le riserve adipose per far fronte alle richieste energetiche, oltre ad una piccola quota di proteine muscolari, quindi il peso corporeo scende.
L’eccessivo peso corporeo costituisce un pericolo per la salute, soprattutto per il rischio di insorgenza di molte malattie: diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia (che possono portare all’occlusione dei vasi sanguigni), alcuni tipi di cancro, insufficienza respiratoria (apnee notturne), sovraccarico delle articolazioni (colonna vertebrale, ginocchia, anche, ecc). Tanto maggiore è l’eccesso di peso corporeo dovuto al grasso, tanto maggiore è il rischio di contrarre tali patologie. Inoltre l’accumulo di grasso addominale (tipico dell’uomo e della donna dopo la menopausa), a parità di eccesso di peso corporeo, è più pericoloso rispetto a quello accumulato sui fianchi e sulle cosce (tipico delle donne in età fertile). Quindi le persone che rientrano nel primo profilo, sono più a rischio e quindi devono fare più attenzione al proprio peso corporeo rispetto alle seconde.
Il grado più lieve di eccesso ponderale viene denominato sovrappeso. Seguono l’obesità moderata e l’obesità grave. Il rischio per la salute cresce a partire dall’obesità moderata, e cresce sensibilmente con l’aumentare del peso corporeo.
Problema opposto all’obesità – forse meno grave e meno diffuso – è quello della magrezza eccessiva. Oggi un numero crescente di adolescenti e di giovani è incitato dai moderni modelli estetici proposti dai mass media a ridurre il peso a valori così bassi da non essere più compatibili con un buono stato di salute.
Quando l’introito calorico è eccessivamente ridotto, l’organismo per far fronte alle richieste energetiche fa ricorso alle riserve di grasso inizialmente, per poi passare ai muscoli e agli organi. In questo secondo caso molte funzioni metaboliche ed endocrine possono risultare compromesse, può diminuire la resistenza alle malattie infettive, si indeboliscono le ossa, si può alterare la regolarità del ciclo mestruale. Anche le facoltà mentali, l’umore e le capacità di relazioni sociali possono essere compromesse e, in casi estremi, può sopraggiungere la morte. La magrezza patologica (anoressia) va quindi prevenuta e combattuta.
Come per l’obesità, anche per la magrezza si distinguono vari gradi: il più leggero è classificato come sottopeso, seguono la magrezza moderata e la magrezza grave.

Dott. Giuseppe NORELLI

Dott. Giuseppe NORELLI

BIOLOGO-NUTRIZIONISTA - Mi occupo di alimentazione, patologie umane e biochimica. http://www.studionutrizione.net
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