L’acqua è uno dei componenti fondamentali del nostro organismo. Infatti circa il 65-75% del nostro organismo è costituito da acqua. Sarebbe anche possibile in casi estremi di privarci di cibo per 2-3 mesi, ma non potremmo resistere senza acqua nemmeno per una settimana. Basta una perdita di acqua del 20% della riserva corporea per far si che sopraggiunga la morte alla fine di una lunga agonia. Il sangue circolerebbe con difficoltà, la capacità di trasportare ossigeno e sostanze nutritive verrebbe compromessa e i muscoli perderebbero tono ed elasticità, per non parlare di urea, amminiaca, acido urico e altri scarti tossici del metabolismo che comincerebbero ad accumularsi portando inevitabilmente alla morte per autointossicazione. Quindi è chiaro che acqua e salute sono strettamente correlate.
Con l’avanzare dell’età diminuisce lo stimolo a bere in quanto la funzionalità di organi e processi metabolici è ridotta. Scende quindi il contenuto di acqua delle cellule e il rapporto tra volume intracellulare ed extracellulare tende a scendere da 1,1 a 0,8. Questa drastica diminuzione va a compromettere la funzionalità cellulare, in quanto tutti i processi biochimico-molecolari dell’organismo si svolgono in ambiente acquoso e quindi si ha l’insorgenza di alcune patologie caratteristiche della vecchiaia.
Esempio: i tessuti cartilaginei contengono molta acqua; quando la quantità di acqua diminuisce, viene a mancare la sua attività lubrificante e si ha un sempre maggiore attrito che determina dolore sopratutto in corrispondenza delle articolazioni.
La carenza di acqua determina anche alcune sensazioni psicologiche tipo ansia, insicurezza e paura.
Anche il nostro cervello è molto sensibile al calo della quantità di acqua dell’organismo; infatti nonostante rappresenti solo il 2-3% della massa totale, ad esso è destinato il 20% circa della circolazione sanguigna.
La disidratazione può determinare l’insorgere di stanchezza, nausea, vomito. L’organismo entra in crisi sottraendo acqua alle zone periferiche per destinarla agli organi principali. Il che porta ad uno stato di stress maggiore e cosi via.
Anche l’ipertensione è una malattia che tra le tante cause può dipendere da un deficit di liquidi.
Da tutto ciò si evince l’importanza dell’acqua per l’organismo. Bisogna quindi assicurare un corretto rifornimento idrico che può essere stimato in circa 2 litri al giorno. Per fortuna la natura grazie allo stimolo della sete, che in genere si manifesta con arsura alla gola ed alla bocca, ci ha dato un mezzo per prevenire la disidratazione, anche se in alcuni casi è bene bere anche senza stimolo poichè l’acqua non fa male e non ci porta all’accumulo di tessuto adiposo.
Infine è importante che l’acqua destinata al consumo umano rispetti alcuni parametri chimici e fisici di base.
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