La malattia da reflusso gastroesofageo viene causata dal refluire del contenuto gastrico nell’esofago.
Si parla di “malattia” (MRGE) quando il reflusso causa sintomi tipici: percezione di “acido in bocca” e sensazione di bruciore dietro lo sterno (rigurgito, pirosi).
Oltre a questi sintomi caratteristici, la malattia può insorgere con dei sintomi definiti atipici, quali: tosse, raucedine, asma, faringite, laringite, erosioni dentali, dolore retrosternale simil anginoso, disfagia (difficoltà al transito del cibo nell’esofago).
Fattori predisponenti la malattia da reflusso gastroesofageo
- insufficiente pressione di chiusura dello sfintere gastroesofageo (detto anche sfintere esofageo inferiore), una valvola che separa l’esofago dallo stomaco;
- rallentato svuotamento gastrico;
- una ridotta motilità dell’esofago;
- la gravidanza, a causa della pressione esercitata dal feto sullo stomaco, può favorire l’insorgere del reflusso;
- l’obesità: il grasso addominale aumenta la pressione gastrica e favorisce l’apertura della valvola che separa l’esofago dallo stomaco;
- l’ernia iatale (in cui parte dello stomaco ernia nel torace);
- ansia e stress possono acuire la malattia.
Consigli generali per il reflusso gastrico
Nel trattare la malattia da reflusso gastroesofageo vanno prima di tutto modificati lo stile di vita e le abitudini alimentari attuando alcuni accorgimenti dietetici e comportamentali che portano ad un netto miglioramento della sintomatologia:
- la dieta deve essere sana ed equilibrata con pasti frequenti (5 al giorno), poco abbondanti e consumati lentamente. Mangiare con calma masticando a lungo il cibo ne diminuisce il tempo di permanenza nello stomaco e si riduce la probabilità di reflusso;
- l’attività fisica eseguita in maniera moderata (30 minuti al giorno), oltre a mantenere in forma la persona, riduce la massa grassa e quindi uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della malattia da reflusso;
- il fumo, diminuendo il tono di contrazione dello sfintere gastroesofageo (valvola tra stomaco ed esofago), favorisce il reflusso e quindi va ridotto ed eliminato;
- l’alcol, soprattutto vino bianco e superalcolici, ha un’azione irritante diretta sulla mucosa esofagea, perchè stimola la secrezione acida e favorisce la “pirosi”. Si sconsiglia il consumo di quantità di vino superiori ai 300 ml al giorno (3 bicchieri), preferendo quello rosso;
• le bevande gassate possono favorire il reflusso aumentando l’aria nello stomaco e aumentando la pressione intraddominale, elementi che favoriscono il reflusso; - non distendersi subito dopo aver mangiato, aspettare almeno due ore o ancora meglio fare una breve passeggiata nella fase postprandiale.
Questi accorgimenti riducono il rischio di reflusso
- dormire con il letto leggermente rialzato (10-20 cm) dalla parte della testa riduce il reflusso;
- ridurre la pressione addominale evitando abiti o cinture troppo strette o sforzi fisici nella fase postprandiale.
Consigli alimentari per il reflusso gastro-esofageo
Per la malattia da reflusso gastroesofageo, gli alimenti che devono essere evitati si suddividono in due gruppi, quelli che hanno: azione irritante sulla mucosa e quelli che rallentano lo svuotamento gastrico.
Cibi che hanno azione irritante sulla mucosa
Tra di essi si annoverano cibi piccanti, che irritano la mucosa e diminuiscono il tono di contrazione dello sfintere gastroesofageo:
- caffè,
- tè,
- agrumi,
- menta,
- cacao,
- alcolici,
- cipolla,
- pomodori
- spezie (pepe, curry, noce moscata, ecc.).
Cibi che diminuiscono il tono dello sfintere gastroesofageo
Tra i secondi ricordiamo i cibi ricchi di grassi come:
- quelli dei fast food,
- fritture,
- formaggi stagionati,
- cioccolato,
- carni grasse,
- panna, insaccati, ecc.
Si consigliano invece alimenti proteici a ridotto contenuto di grassi come carni magre, pesce, latte scremato, formaggi magri e cibi a base di carboidrati a basso contenuto lipidico come pane, pasta, riso, verdura (evitare la lattuga), che aumentano il tono di contrazione dello sfintere.
fonte: ULSS1 Belluno – Unità Locale Socio Sanitaria