Sono cereali, ossia vegetali facenti parte delle graminacee: il frumento (grano, duro e tenero), il granoturco (mais), il riso, l’orzo, l’avena, la segale, il sorgo, il miglio, il panico.
Dalla pianta si selezionano i cariossidi, ossia i frutti soggetti a lavorazione. In Italia, la cerealicoltura produce prevalentemente frumento (tenero e duro), mais, orzo e riso.
L’organizzazione dell’agricoltura italiana presenta un quadro molto vario da zona a zona.
In Piemonte la coltivazione di grano e granoturco avviene in moderne aziende. Peculiare di questo territorio è la coltura del riso, specie a Vercelli e Novara, resa possibile da un sistema di irrigazione vastissimo e capillare.
In Lombardia la Lomellina è la zona specializzata per il riso, e le colture di mais e frumento qui presenti sono tutte di alto livello di razionalizzazione.
Importante in Veneto il settore della cerealicoltura, specialmente del mais.
Colture estensive sono presenti nelle aree di pianura del Friuli Venezia Giulia.
In Emilia la coltivazione di mais e frumento si sostiene su cooperative di piccole e medie aziende altamente meccanizzate.
La Sicilia è la prima regione in Italia per produzione di frumento, ma lo sfruttamento non è intensivo, mentre in Puglia prevale la piccola e media proprietà fondiaria per la produzione del grano duro.
fonte: Campagna informativa “Sai quel che mangi” – https://www.politicheagricole.it