Da dove si ricava lo sciroppo di fruttosio
Nella popolazione c’è la convinzione errata che lo sciroppo di fruttosio sia composto interamente da fruttosio, in realtà è un misto di glucosio e fruttosio con le formulazioni più comuni usate contenenti 42% di fruttosio e parleremo di HFCS-42 oppure 55% di fruttosio e parleremo di HFCS-55, dove HFCS sta per High Fructose Corn Syrup. Dal momento in cui è stato possibile ottenere un dolcificante sostituto dello zucchero a partire da una materia prima come il mais, ricco di amido e più disponibile della canna da zucchero, circa il 50% dello zucchero consumato è stato sostituto da questo sciroppo ad alto contenuto di fruttosio. Questo liquido ha costi di trasporto inferiori a quelli dello zucchero perché si può pompare in cisterne e può essere miscelato più facilmente con altri preparati essendo già allo stato liquido.
Sciroppo di fruttosio al posto del saccarosio
Nel campo delle bevande ha sostituito completamente lo zucchero, poiché il fruttosio è più solubile del saccarosio o del glucosio e meno soggetto a formare cristalli rispetto al saccarosio, il che lo rende un dolcificante ideale per le bibite.
La sostituzione del saccarosio con sciroppi di fruttosio nelle bevande analcoliche può incrementare notevolmente l’apporto di fruttosio e in definitiva contribuire al sovrappeso.
Stime recenti evidenziano un consumo pro capite di oltre 25 litri annui di bevande.
Bevande analcoliche in cui è presente sono: le sode, bevande zuccherate gassose quali le cole e altre bibite zuccherate come i succhi di frutta, limonate, aranciate, tè freddo, bibite a basso tenore alcolico. Una lattina di cola da 33 cl fornisce 150 kcal in altre parole 35-40 g di zucchero, equivalenti a 10 cucchiaini, sottoforma di HFCS-55. Se queste calorie sono aggiunte alla dieta senza ridurre l’apporto di fruttosio da altre fonti 1 cola al giorno può portare ad un aumento di peso di 6,75 kg in un anno, se combinato con stile di vita sedentario.
Consumo dei succhi di frutta
Consumati per una media pro capite di 4 litri annui sono i succhi di frutta componenti abituali della colazione mattutina. Il contributo delle bibite analcoliche all’obesità non è dovuto solo allo sciroppo di fruttosio ma anche ad altri fattori che ne hanno incrementato il consumo:
1) Grandi campagne pubblicitarie delle bibite analcoliche
2) Aumento dei formati da 192 ml a 330 ml da 591 ml a 2 litri
3) Bevande usuali dei giovani nei fast food
4) Crescente offerta nei cinema
5) Vendita ovunque grazie ai distributori automatici
6) Prezz, alle aziende costa 1 centesimo in meno zuccherare con HFCS rispetto al saccarosio, questo risparmio incrementa i profitti aziendali.
Per prevenire la sindrome metabolica uno studio della National Academy of Science ha suggerito che tra il 45% e il 65% dell’energia dovrebbe essere derivata dai carboidrati, dal 20% al 35% dai grassi, e dal 10% al 35% da proteine, con non più del 25% dell’energia totale proveniente da zuccheri aggiunti cioè dolcificanti quali sciroppi di fruttosio, miele, succo d’agave, melassa ed altri. La Food and Drug Administration (FDA) ha fissato che una dieta da 2000 kcal contenga al massimo 40 g di zuccheri aggiunti, ma questo è l’apporto di una bevanda analcolica da 355 ml o di uno yogurt alla frutta da 235 ml.
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