Ti sarai spesso chiesto la Vitamina D a cosa serve, quali sono le cause di valori bassi di Vitamina D. Dove si trova? Quali sono i valori normali di vitamina D?
Per rispondere a tutte queste domande prenditi 2 minuti e leggi fino in fondo l’articolo.
Con il termine di Vitamina D ci si riferisce ad un gruppo di pro-ormoni liposolubili. Infatti, a differenza delle altre vitamine, la forma attivata non è un cofattore di reazioni enzimatiche, non è un antiossidante ma è un ormone secosteroideo.
Le forme principali hanno un’attività biologica molto simile e sono 2:
- Vitamina D3 o colecalciferolo, sintetizzata nella pelle degli animali per esposizione alla luce solare, a partire dal precursore 7-deidrocolesterolo.
- Vitamina D2 o ergocalciferolo sintetizzata in lieviti e piante.
Successivamente, viene metabolizzata dapprima a livello del fegato in 25-idrossi-vitamina D3, quindi a livello renale nella forma attiva 1,25-diidrossi-vitamina D o calcitriolo.
Il calcitriolo è circa 500-1000 volte più attivo del suo precursore 25-idrossi-vitamina D.
Ciò nonostante, quest’ultimo è il marcatore biologico più comunemente utilizzato per stimare lo stato di vitamina D sistemica in quanto più stabile, dotato di emivita maggiore e più facilmente misurabile.
Il 90% circa della vitamina D3 necessaria quotidianamente al nostro organismo è prodotta grazie all’esposizione della nostra pelle ai raggi UVB della luce solare. Le persone con carnagione scura hanno bisogno di più sole per ottenere la stessa quantità di vitamina D prodotta da una persona di carnagione chiara con la medesima esposizione.
Il fatto che sia liposolubile è importante, in quanto l’organismo può immagazzinarla a livello del tessuto adiposo per un utilizzo futuro. A differenza di altre vitamine, non è indispensabile ottenere la vitamina D dal cibo che mangiamo, in quanto l’organismo è capace di sintetizzarla; almenocchè non ci siano dei problemi relativi alla sua sintesi, allora in questo caso è importante introdurla con la dieta. Considerando che i cibi in genere ne contengono pochissima, allora è importante la terapia farmacologica.
Vitamina D dove si trova?
Gli alimenti contenenti vitamina D sono:
- pesce grasso (come sardine, sardine, aringhe, trota, tonno, salmone e sgombro);
- fegato;
- tuorlo d’uovo;
- funghi;
- formaggi, latte e burro (piccole quantità);
- alimenti fortificati (questo significa che hanno la vitamina D addizionata), come margarina, alcuni cereali, latte arricchito per neonati.
La luce solare necessaria deve arrivare direttamente sulla pelle nuda (attraverso una finestra non è sufficiente). 2-3 esposizioni di sole a settimana nei mesi estivi (da aprile a settembre) sono sufficienti a raggiungere livelli di vitamina D che ci permettono di stare in buona salute durante tutto l’anno.
Ogni esposizione dovrebbe avvenire a braccia nude e sul viso e non è come quella che porta all’abbronzatura; la pelle ha bisogno semplicemente di essere esposto alla luce solare per solo 20-30 minuti per volta. I raggi del sole infatti possono essere dannosi e la scottatura deve essere evitata assolutamente (soprattutto perché può aumentare il rischio di cancro della pelle).
A cosa serve la vitamina D?
Alcune funzioni: Regola il metabolismo di Calcio e Fosforo per una normale ossificazione; stimola l’assorbimento di Calcio e Fosforo; regola i livelli plasmatici di Calcio, mantiene una adeguata mineralizzazione delle ossa.
Vitamina D valori di riferimento
Vitamina D valori UOMO-DONNA (ng/mL):
carenza: < 10 ng/mL
insufficienza: 10 – 30 ng/mL
sufficienza: 30 – 100 ng/mL
tossicità: > 100 ng/mL
In caso di Vitamina D bassa, si è a rischio?