Cosa mangiare nel corso di trattamenti con anticoagulanti
Durante il trattamento con farmaci anticoagulanti, bisogna fare molta attenzione agli alimenti che consumiamo poichè alcuni possono amplificare l’effetto di tali farmaci, mentre altri possono contrastarne l’effetto.
Alcolici
Interferiscono con la metabolizzazione epatica degli anticoagulanti. L’alcool è una sostanza tossica per il nostro organismo ed esistono nel fegato sistemi capaci di eliminarlo. Tuttavia, tali sistemi in parte sono gli stessi che eliminano i farmaci anticoagulanti. Quando assumiamo alcool rallentiamo l’eliminazione degli anticoagulanti orali aumentandone l’effetto. Inoltre, l’assunzione protratta ed eccessiva di alcool determina anche un danno delle cellule del fegato che, oltre a tante altre, hanno anche la funzione di sintetizzare i fattori della coagulazione. Di conseguenza ci sono buone ragioni per contenere l’assunzione di tutte le bevande alcoliche. Queste tuttavia, se assunte con moderazione non sono dannose. L’assunzione, anche occasionale, di quantità elevate può invece essere molto pericolosa.
Alimenti ad alto contenuto di vitamina K
(>100 mg/100 gr) da assumere occasionalmente, in quantità limitate e mai associati tra di loro:
- Spezie: prezzemolo, basilico, salvia, origano, erba cipollina
- Verdura: cicoria, lattuga, spinaci freschi, broccoli, cavolo, cime di rapa, cavoletti di Bruxelles, rucola, verza
- Olio di soia
- Bevande: tè verde e tè nero
Alimenti a medio contenuto di vitamina K
(30-100 mg/100gr) da assumere non più di due volte alla settimana in quantità ridotte e mai associati tra di loro:
- Ortaggi: porri, sedano, peperoncino rosso, asparagi
- Frutta: kiwi, avocado, frutta secca (soprattutto pistacchi)
- Semi: semi di zucca, pinoli
- Legumi: piselli, soia
- Condimenti: margarina, maionese
- Carni: fegato di bovino, fegato di maiale
- Tuorlo d’uovo
- Tonno sott’olio
- Cereali integrali (pasta, riso, crusca, farine, polenta)
- Olio di mais, olio extravergine di oliva
- Caffè
Alimenti consentiti durante il trattamento con anticoagulanti, a basso contenuto di vitamina K
- Verdura: pomodori, melanzane, carote, zucchine, cetrioli, zucca, ravanelli, peperoni verdi, funghi.
- Frutta: uva, pere, albicocche, mele, ciliegie, pesche, prugne, agrumi, melone, banane
- Formaggi: freschi e stagionati (2 volte a settimana come secondo piatto), 100 g di formaggi freschi come mozzarella, certosino, scamorza fresca, caciottine fresche, o 50 g di formaggi stagionati come il Grana Padano DOP che è possibile consumare anche giornalmente grattugiato come condimento per pasta, riso e verdure (1 cucchiaio è pari a 10 g). Il Grana Padano è un concentrato di latte, ma ha meno grassi del latte fresco intero con cui è fatto perché durante la lavorazione è parzialmente decremato per affioramento naturale. E’ grazie a questa caratteristica produttiva che si riduce la presenza di grassi saturi rendendolo un formaggio adatto all’uso quotidiano in molte diete. Inoltre il suo consumo incrementa l’apporto proteico ai pasti e favorisce il raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio
- Carne: maiale, manzo, pollame scelte nelle parti più magre e private del grasso visibile. Adottare metodi di cottura come la griglia, il forno o anche in umido purché il tutto venga cucinato senza far friggere i condimenti
- Affettati: preferire quelli più magri (prosciutto cotto, crudo e bresaola) privati del grasso visibile
- Pesce: come tonno al naturale, crostacei (scampi, gamberi ecc..), molluschi (seppia, calamaro, polpo …)
- Latte: almeno una porzione al giorno, preferibile se parzialmente scremato, latte di soia, yogurt di latte vaccino
- Cereali: pane, pasta, riso, pizza, crackers, mais
- Legumi: lenticchie, ceci, fagioli
- Condimenti: olio di arachidi, olio di girasole, burro
- Patate
- Erbe e piante aromatiche: capperi, aglio
- Albume d’uovo
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