ORTAGGI ROSSI
Il caratteristico colore rosso di questi ortaggi è dovuto alla presenza di licopene (appartenente ai carotenoidi, come l’a e il b carotene). Questo colore non può non far pensare al pomodoro, barbabietole rosse, peperoni rossi.
Pomodoro
Da bacca ornamentale di origine azteca il tumati, soprannominato dai francesi pomme d’amour per le sue, tra l’altro, mai dimostrate proprietà afrodisiache, si è trasformato nell’ortaggio che meglio rappresenta l’Italia nel mondo. Tondo, ovale o appiattito il pomodoro, appartenente alla famiglia delle Solanacee, viene consumato da maggio a settembre e utilizzato nella maggior parte dei piatti tipici regionali. Il pomodoro è considerato una coltura da rinnovo e, quindi, può aprire la rotazione.
Richiede una preparazione accurata del letto d’impianto per cui sarebbe opportuno che venisse preceduto da una coltura da raccogliere nell’estate precedente e che liberi il terreno in tempo per una tempestiva preparazione dello stesso. Il licopene, importante carotenoide antiossidante, la cui fonte primaria è il pomodoro, diventa maggiormente assorbibile in seguito al processo di cottura. 100g. di pomodoro crudo al giorno coprono il 22% del fabbisogno di vitamina C.
Barbabietola rossa
La coltivazione della Barbabietola rossa risale a molti secoli a.C. in tutto il bacino del Mediterraneo.
Le Barbabietole trovano il loro ambiente ideale in terreni fe rtili e ben drenati, meglio se leggeri
e sabbiosi. Ci sono due tipi principali di Barbabietole, la varietà a radice tonda e la varietà a radice lunga; questa, raccolta durante l’autunno, è più conservabile e quindi adatta per essere consumata d’inverno. Richiedono poca concimazione, anzi il letame fresco può rovinare il sapore delicato, leggermente dolce e la loro conservazione. La barbabietola è molto nutriente ed energetica, fortifica l’organismo e favorisce il ricambio cellulare, ha un’azione sedativa sul sistema nervoso e ne rigenera le fibre.
Campagna informativa “Sai quel che mangi” – https://www.politicheagricole.it